Decreto flussi, uno su quattro riesce ad avere il permesso

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Roma, 20 febbraio 2011 – Uno su quattro ce la fa. Tutti gli altri dovranno attendere la prossima lotteria. E’ la corsa alle quote del decreto flussi: il miraggio di un contratto di lavoro regolare. I posti in palio? Meno di 100mila. Le domande? Oltre 400mila. Le quote a disposizione.
L’ultimo decreto flussi risaliva al 2008: 150mila i posti messi allora a disposizione. Poi sono seguiti due anni di blackout: nessuna quota. Stop agli ingressi. Un’apertura parziale è arrivata con la sanatoria 2009, limitata però a colf e badanti: 294mila le domande presentate, di cui 180mila per colf e 114mila per badanti. Poi, inaspettato, è arrivato il nuovo decreto flussi. A vincere un "posto da regolare" solo i più veloci, visto la scarsità delle quote in palio: 86.580 nuovi ingressi e 11.500 conversioni di permessi di soggiorno.
La valanga delle domande. Secondo gli ultimi dati forniti dal Viminale: a 15 giorni dall’ultimo click day, le domande hanno raggiunto quota 406.392.
Nel dettaglio: 334.141 domande relative ai lavoratori dei Paesi che hanno sottoscritto specifici accordi con l’Italia, di cui: 236.463 per lavoro domestico e 97.678 per lavoro subordinato (click day del 31 gennaio). 64.600 domande relative ai lavoratori domestici provenienti da Paesi senza accordi con l’Italia, di cui: 56.727 per colf e 7.873 per badanti (click day del 2 febbraio) 7.651 domande relative alle conversioni di permessi di soggiorno e ai discendenti degli italiani (click day del 3 febbraio).
Giochi chiusi. Insomma le quote sono andate esaurite rapidamente, anche se sulla carta la procedura di invio telematico delle domande rimarrà aperta fino al 30 giugno 2011
Scarica i dati sui tre click day

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