Al via il Centro d’ascolto UIL di Latina – uno strumento, contro le vessazioni sui luoghi di lavoro

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La UIL di Latina, in collaborazione con la UILCA (sindacato del settore credito e assicurazioni), si è dotata di un ulteriore strumento a disposizione della collettività. “E’ stato avviato, – riferisce Luigi Garullo, Segretario Generale UIL Latina -, il centro d‘ascolto contro il Mobbing, Straining, Costrittività Organizzative sui luoghi di lavoro, uno strumento prezioso per tutte quelle persone che nel mondo del lavoro vivono una condizione di difficoltà legata al complesso universo del mobbing”.

Alessandro Leone, Segretario responsabile della UILCA, settore del Credito della Provincia di Latina aggiunge: “Il servizio sarà gestito da un nostro Dirigente Sindacale esperto della materia e verrà svolto nella più totale riservatezza ed anonimato, tutti i mercoledì dalle 16:30 alle 18:00 e si potrà prendere appuntamento chiamando il numero telefonico: 0773663910, oppure inviando una mail all’indirizzo csplatina@uil.it  ”. 
Nel nostro Paese i dati, secondo il monitoraggio effettuato dall’Ispesl (l’Istituto per la prevenzione e la sicurezza del lavoro), che ha aperto un centro d’ascolto sul fenomeno, sono circa un milione e mezzo i lavoratori italiani vittime del mobbing su 21 milioni di occupati, è più presente al Nord (65 per cento) colpisce maggiormente le donne (52 per cento). In ordine alla composizione, oltre il 70% lavora nella pubblica amministrazione. Sempre secondo l’Ispesl, il mobbing ha un costo molto elevato per il datore di lavoro: la produttività di un lavoratore cala infatti del 70%.

Le categorie più esposte risultano gli impiegati con il 79%; seguono i diplomati con il 52%; infine i
laureati con il 24%.

Per quanto riguarda la durata delle azioni mobbizzanti: il 40% dei casi ha durata da un anno a due anni; il 30% dei casi oltre due anni; il 27% dei casi da sei mesi a un anno.

Da recenti studi sullo sviluppo del fenomeno emerge con sorpresa che, il mobbing colpisce anche gli operai. Non più quadri e dirigenti, bensì addetti alle mansioni più semplici. Sarebbero loro le vittime preferite degli abusi psicologici in azienda.
La UIL è convinta che questo ulteriore servizio potrà essere utile al mondo, purtroppo ancora troppo sommerso, delle pressioni e vessazioni che spesso si consumano nei luoghi di lavoro.
La UIL ritiene di fondamentale importanza tentare di risolvere tutte le problematiche riferite ai particolari casi che gli verranno sottoposti.
Il servizio, laddove necessario, potrà contare su qualificati legali, nonché sulla collaborazione di medici psicologi esperti della materia.

 “La decisione di avviare il centro d’ascolto a livello Provinciale, – aggiungono ancora Luigi Garullo e Alessandro Leone – si è concretizzata dopo un attento e lungo monitoraggio che ha rilevato come il fenomeno sia sempre più crescente e sempre più pressante, soprattutto sulle lavoratrici che nel 2012, ancora scontano, malgrado i proclami, maggiori discriminazioni e questo per la UIL non è più tollerabile. Troppo spesso infatti le eccellenze al femminile non sono valorizzate adeguatamente, solo perché, appunto, donne”.

“Ci aspettiamo da questa importante iniziativa – conclude Garullo – di aprire una breccia nell’omertà che spesso si registra nei luoghi di lavoro su queste tematiche e soprattutto contiamo di sconfiggere quello stato di solitudine che avvertono la stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori che subiscono insopportabili pressioni psicologiche, vessazioni, fino ad arrivare alle molestie fisiche”

 

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