Loy: Senza politiche per la crescita prevedibile una retromarcia occupazionale

Meno assunzioni, tasso di occupazione fermo, stabili i licenziamenti, forte aumento dei voucher

Quando rallenta la spinta delle imprese ad assumere nessuno può essere soddisfatto, men che mai il Sindacato.Tuttavia, sarebbe saggio che il governo e la politica guardassero in faccia la realtà: senza politiche per la crescita, nei prossimi mesi, è prevedibile, e non auspicabile, una retromarcia occupazionale, assolutamente da evitare.Certamente la riduzione degli incentivi – dal 100% al 40% – è la causa principale ma non unica dello scivolamento verso la precarietà di molti rapporti di lavoro: nei primi  due mesi dell’anno i dati, rispetto al 2015, mostrano un calo generalizzato delle assunzioni ( -15% di assunzioni, -33,5%assunzioni stabili, -5,8% dei contratti a termine) e, soprattutto, un forte aumento dell’utilizzo dei buoni lavoro (+45% di voucher venduti). Nel solo mese di febbraio si registrano 100.000 assunzioni in meno su gennaio, di cui 23.000 a tempo indeterminato. In sintesi: si assume meno e soprattutto si riutilizzano, come nei peggiori anni della vita del Paese, forme di lavoro fragili, soprattutto perché le imprese non vedono un futuro roseo e politiche tese a sostenere la ripresa economica.Sorprende che, di fronte a questi dati,  ancora una volta si pensi di intervenire sulle regole e sulla contrattazione collettiva come se il male fosse questo.

 

Roma, 19 aprile 2016

 

Dal sito:http://www.uil.it/NewsSX.asp?ID_News=6540&Provenienza=1

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