Loy: Il Pil basso è un problema del Paese

Non sono certo un fulmine a ciel sereno i dati certificati dall’Istat sullo stato della nostra economia.

La lenta crescita del Pil non può suscitare entusiasmi, tant’è che è a rischio anche quella programmata per l’anno in corso. Oltre a subire i richiami provenienti dall’Europa, dunque, il nostro Paese potrebbe essere costretto a una manovra aggiuntiva di entità superiore ai 2/3 miliardi di cui si parla in questi giorni.La UIL non “gufa”, ma certamente con un sano pragmatismo e realismo indica che le scelte economiche del Governo non stanno dando i risultati sperati.C’è bisogno di un cambio di passo nelle scelte dei prossimi mesi: per centrare gli obiettivi di finanza pubblica è necessario un rilancio dei consumi interni, unica via per far crescere la nostra economia. Per questo motivo, serve un intervento di riduzione delle tasse ai lavoratori e ai pensionati già nel 2016, senza aspettare il 2018.

Roma, 9 marzo 2016

 

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