La Uil scuola dice no all’autonomia differenziata

“L’Autonomia differenziata minaccia l’unità della Repubblica, che per la Costituzione è indivisibile, e rappresenta un inaccettabile rischio per l’Istruzione pubblica nazionale. Se il dissennato progetto di riforma del ministro Calderoli diventasse realtà potrebbe infatti condurre alla chiusura delle scuole dei territori più svantaggiati e dei piccoli Comuni”. Lo dice Saverio Pantuso, Segretario generale della Uil Scuola Rua del Lazio.

“Ciò potrebbe accadere – spiega il sindacalista – perché l’autonomia differenziata prevede che salute e istruzione dipendano dai redditi locali, a unico vantaggio dei territori più ricchi. La minaccia di un irreparabile aumento del divario territoriale è concreta. Ed è per questo che insieme con il Coordinamento per la democrazia costituzionale, siamo attivi nella raccolta di firme contro l’Autonomia differenziata

La Proposta del Coordinamento che i sindacati del Lazio (Uil Scuola, Flc Cgil e Gilda) invitano a firmare vuole rivisitare parte degli articoli della Costituzione che ripartiscono le competenze tra Stato e Regioni (in particolare gli artt. 116.3 e la rivisitazione dell’art. 117), liberando il nostro Paese da qualsiasi futura minaccia di regionalizzazione forzata. E’ possibile firmare fino al 9 maggio 2023. Diciamo NO all’Autonomia differenziata. Di seguito il link per sottoscrivere la petizione https://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it/raccolta-firme-proposta-di-legge/

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