8° Rapporto UIL sulla Cassa Integrazione 2016
Ore autorizzate agosto 2016: dati per macro area, regioni (confronto con agosto 2015)
Ore autorizzate agosto 2016: dati per macro area, regioni e province (confronto con luglio 2016)
Ore autorizzate nei primi 8 mesi del 2016: dati per macro area, regioni (confronto con stesso periodo del 2015)
Stima Uil posti di lavoro salvaguardati dalla CIG a agosto 2016: dati per macro area e regioni (confronto con luglio 2016)
Ore autorizzate per settore produttivo a agosto 2016: dati per macro area e regioni (confronto con luglio 2016)
8° RAPPORTO UIL SU CIG PER MACRO AREE, REGIONI E PROVINCE (AGOSTO 2016)
8° rapporto UIL su cig per macro aree, regioni e province (agosto 2016)
Ad agosto le aziende si sono viste autorizzare 31,4 milioni di ore di cassa integrazione, in calo del 30,9% rispetto a luglio e del 20,5% rispetto allo stesso mese del 2015.
Siamo di fronte al 2° mese dall’inizio della crisi (dopo gennaio 2009 che registrava 29 milioni di ore), con il più basso numero di ore di cassa integrazione, ma è anche vero che siamo in presenza di più fattori che generano tale discesa: è il mese delle ferie e, come ogni anno, si assiste ad una fisiologica riduzione di cassa integrazione, a cui si aggiunge il mix di novità sugli ammortizzatori sociali introdotte dalle ultime due leggi di riforma (la L.92/12 ed il d.lgs 148/15) volte l’una, alla progressiva e prossima estinzione della cassa integrazione in deroga, e l’altra a restrizioni nell’utilizzo della straordinaria.
I dati di agosto, se confrontati con quelli di luglio, vedono una riduzione dell’ammortizzatore sociale per tutte le gestioni (Cigs -33,6%; Cigo -31,1%; Cigd -16,5%) e nelle 3 macro aree (-45% nel Mezzogiorno; -29% nel Centro; -26,6% nel Nord). A livello regionale la più alta crescita in Molise (+840,7%), seguita dalla Valle d’Aosta (+114,3%), dalla Provincia Autonoma di Trento (+47,4%), dalla Calabria (+30,7%) e dal Friuli Venezia Giulia (+25,8%). Incrementi in 35 province dove la più alta variazione percentuale si registra ad Oristano (+1.236,5%). Crollo del 100% di ore richieste, viceversa, a Reggio Calabria e a Vibo Valentia.
Il 70,3% delle ore autorizzate nel mese di agosto, viene assorbito dal settore industria. Le variazioni, rispetto al mese di luglio, delle ore di cassa integrazione per settore produttivo, mostrano una flessione in tutti i principali settori, con la diminuzione maggiore nell’artigianato (-52,2%), seguito dall’industria (-34,4%), dal commercio (-12,3%) e dall’edilizia (-9,2%).
Rispetto al mese di agosto dello scorso anno, le ore di cassa integrazione diminuiscono del 20,5%. Scende del 52,6% la cassa integrazione in deroga e del 26,6% la straordinaria. L’aumento, viceversa, della cassa integrazione ordinaria (+102,1%), è dovuto, come ci informa la stessa Inps nel pubblicare i dati di agosto, “ad una progressiva ripresa delle attività amministrative di concessione, anche nella gestione dell’arretrato, in fase di normalizzazione conseguente all’entrata in vigore del d.lgs. 148/2015 che ha introdotto importanti novità in merito agli ammortizzatori sociali”.
In 8 mesi (periodo gennaio-agosto 2016), sono state autorizzate circa 422 milioni di ore, pari ad oltre 310 mila posti di lavoro salvaguardati.
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, vi è stata una contrazione della cassa integrazione dell’8,7% che deriva essenzialmente dalla riduzione di richieste di deroga (-31,4%) e di ordinaria (-27,7%). Ad aumentare è, invece, la cassa integrazione straordinaria (+6,1%) che, con 293 milioni di ore, assorbe il 67% del totale delle ore richieste negli 8 mesi.
A livello regionale, si assiste ad un incremento di ore autorizzate in 6 Regioni: Valle d’Aosta (+41,6%), Calabria (12,3%), Campania (+12,2%), Sicilia (+8,9%), Toscana (+8%) ed Emilia Romagna (+4,5%).
Solo una breve considerazione: il Jobs Act ha fissato nuovi e restrittivi limiti temporali alla durata della cassa integrazione e, in più, è stato aumentato il costo per le imprese che la “richiedono” rischiando, così, di far slittare verso la disoccupazione parte dei lavoratori coinvolti dai processi di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale. Ecco perché’ la UIL sosterrà, ai tavoli con il Governo, la necessità di interventi rapidi tesi a modificare norme che, con una troppo bassa crescita, penalizzano le lavoratrici ed i lavoratori.
Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL Agosto 2016 (rapporto curato da Antonella P.)