APE sociale: il percorso da seguire per accedere ai benefici

ANTICIPO PENSIONISTICO AGEVOLATO E LAVORATORI PRECOCI: IL PERCORSO DA SEGUIRE PER ACCEDERE AI BENEFICI
Il 22 maggio scorso sono stati firmati i decreti attuativi sull’anticipo pensionistico agevolato e lavoratori precoci. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, vediamo in sintesi quali sono le procedure e le condizioni per accedere all’“APE sociale”.
La procedura di accesso al beneficio previdenziale si realizza in due passaggi: il lavoratore deve richiedere all’INPS la certificazione di accesso all’APE sociale; una volta verificati i requisiti può presentare domanda per l’accesso alle prestazioni (lo stesso vale anche per la pensione anticipata ai lavoratori precoci).
Le domande per la certificazione delle condizioni di accesso devono essere presentate all’INPS entro il 15 luglio 2017 per coloro che raggiungono i requisiti entro il 2017. Le eventuali domande presentate oltre il 15 luglio (entro comunque la data del 30 novembre 2017), qualora risultino ancora risorse disponibili, saranno oggetto di un secondo monitoraggio che avverrà una volta terminato il controllo delle prime domande. Per l’anno 2017, la richiesta di accesso all’APE sociale potrà decorrere sin dalla data di maturazione dei requisiti e, comunque, non prima del 1° maggio 2017. Per chi maturerà i requisiti nel 2018, il termine per presentare la domanda di certificazione è fissato alla data del 31 marzo 2018.  L’INPS fornirà ai lavoratori – entro il 15 ottobre 2017 ed entro il 30 giugno 2018 – l’esito della richiesta di certificazione.

Possono accedere all’APE sociale (per un massimo di 1.500 euro lordi) i lavoratori con età anagrafica di almeno 63 anni e almeno 30 anni di contributi che si trovano in particolari condizioni di svantaggio. Nello specifico, i lavoratori devono trovarsi in almeno una delle seguenti condizioni:

  • stato di disoccupazione a seguito di licenziamento/dimissioni giusta causa/risoluzione consensuale (legge 604/1966) che hanno terminato l’ammortizzatore sociale da almeno tre mesi;
  • assistenza da almeno sei mesi al coniuge o ad un parente di primo grado portatore di handicap grave convivente;
  • invalidità civile pari o superiore al 74%.

L’anticipo pensionistico è riservato anche ai dipendenti pubblici e privati con età anagrafica di almeno 63 anni e almeno 36 anni di contributi che svolgono, in via continuativa, da ameno sei anni negli ultimi sette, attività particolarmente rischiose e difficoltose. Elenchiamo di seguito le 11 categorie di lavoratori interessati:

  • Operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici
  • Conduttori di gru, di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni
  • Conciatori di pelli e di pellicce
  • Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante
  • Conduttori di mezzi pesanti e camion
  • Professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni
  • Addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza
  • Insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asilo-nido
  • Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati
  • Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia
  • Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti

I lavoratori precoci, ovvero coloro che hanno lavorato almeno un anno prima del compimento del diciannovesimo anno di età, possono accedere al pensionamento con 41 anni di contributi. Il requisito agevolato è soggetto all’adeguamento della speranza di vita ISTAT dal 2019 e, in aggiunta al requisito dell’anzianità contributiva pari ad almeno 41 anni, i lavoratori devono essere inseriti in almeno uno dei profili richiesti per accedere all’Ape Sociale.
Possono accedere all’Ape sociale e alla pensione anticipata ai lavoratori precoci anche i lavoratori che hanno svolto attività usuranti.
Le domande devono essere trasmesse all’INPS attraverso il canale telematico non appena l’Istituto renderà disponili le procedure
.
Gli uffici del Patronato ITAL forniscono assistenza a tutti i lavoratori interessati.

Dal sito www-italuil.it

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